Tuesday, August 28, 2007

Mainstream Bar

A volte ti accorgi che la realtà ti ha già sorpassato da un pezzo e sta ormai per doppiarti, mentre tu credevi di essere saldamente in testa e invece sei lì che arranchi, con gli ultimi arrivati che ti sverniciano manco fossero Valentino Rossi prima che lo raggiungesse la Finanza.
Ecco, questa è una di quelle volte. Perché se siamo al punto che un sindaco leghista deve copiare le ordinanze anti-lavavetri da un diessino (ammesso che i diessini esistano ancora), allora non si vede proprio più a che serva prendersela con la sinistra (ammesso che la sinistra esista ancora, o serva ancora a qualcosa).
Sono le idee fino a poco tempo fa scandalose, scorrette, scomunicate con un misto di fastidio e supponenza dall'establishment politically correct, che ora si fanno mainstream, conquistando la classe politica di sinistra e i quotidiani più diffusi (il Corriere è già preso, Repubblica è un pezzo che traballa). Qualcuno obietterà (con lo stesso misto di stizza e supponenza di sempre, amplificato semmai dalla strizza di chi si sente franare il piedistallo sotto i piedi) che si tratta di qualunquismo, delle chiacchiere da bar che si fanno opinione rispettabile. Sarà che io non ho rispetto, per le opinioni di chi i problemi concreti, reali, della gente in carne ed ossa non li considera o nemmeno li conosce perché neanche tanto sotto-sotto gli fa schifo, la gente in carne ed ossa, ma preferisco stare dalla parte di chi, concretamente, realmente, giorno dopo giorno, si confronta con problemi che incidono sulla sua carne e pesano sulle sue ossa. E non accetta più di essere deriso e sbeffeggiato, sia dai piccoli, fetenti prepotenti di turno che da chi, pur con la puzza sotto il naso, dei prepotenti è sempre pronto a farsi paladino.
Certo non mi va più, ma questo da parecchio, di stare dalla parte del sociologiume cialtrone che vorrebbe trovare nella Società la colpa e la scusa di ogni comportamento antisociale. Sto molto meglio al bar: la compagnia è decisamente migliore - e sempre più numerosa.